Fabio De Benedettis

(s)COMPOSIZIONI i simboli di Roma a 360 gradi

Fabio De Benedettis
(s)COMPOSIZIONI
i simboli di Roma a 360 gradi

With a critical text by Barbara Martusciello

Opening Saturday March 6th, 2021 | h. 12-7pm
6 March > 10 April, 2021
NexumStp, Via Giovanni Paisiello 55, Rome

z2o Sara Zanin is pleased to present, on Saturday March 6th, from 12 to 7 pm, Fabio De Benedettis solo show, hosted in the spaces of NexumStp. The exhibition, accompanied by a critical text by Barbara Martusciello and a catalogue produced by the artist and entirely dedicated to the project, sums up a specific research which is involved in translating the photographic lexicon into a conceptual one.

Engaged in a path that is halfway between documentary photography, reportage, portraiture, and conceptual photography, with the exhibition (s)COMPOSIZIONI i simboli di Roma a 360 gradi, De Benedettis presents to the public a never exhibited series of works through which he conducts a careful investigation of the iconic and symbolic objects linked to the Eternal City: the plane tree leaf, a typical pitcher named "tubo", a typical type of bread named "ciriola", the pine needle, the "sampietrino", the fountain named "nasone", the cross represent the symbolic archetypes chosen by the artist to be broken up into different parts and re-proposed in life size through a photographic sequence that portrays the six faces of each object.       

De Benedettis conducts an analytical operation that starts from the breakdown to the sequence, building a story through images that feeds on the suggestion linked to the object, the one chosen by the artist, and revived through the spasmodic attention to capture its constitutive elements, down to the smallest detail.

As Barbara Martusciello states in the critical text accompanying the exhibition: “this investigation, with its almost archival character, may appear to be an anatomopathological branch but it will discover nothing corrupt, nothing wrong; on the contrary: it will testify that everything is there, in its place, and that, simply, everything is already implied in one; it also shows us metaphorically the possibility of discovering the Universal in the particular. This operation is especially important for this conceptual and lyrical, even transcendental approach".

(s)COMPOSIZIONI suggests a new evolution in the artistic research of Fabio De Benedettis; by highlighting the conceptual and profound substrate of the objects in this series dedicated to Rome, De Benedettis pays homage to the Eternal City with the chance to rediscover its surroundings with a universalism which is still valid today.

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z2o Sara Zanin è lieta di presentare, sabato 6 marzo, dalle ore 12.00 alle ore 19.00, la personale di Fabio De Benedettis ospitata presso gli spazi di NexumStp. La mostra, accompagnata da un testo critico di Barbara Martusciello e da un catalogo interamente prodotto dall’artista e dedicato al progetto, presenta gli sviluppi più recenti di una ricerca che traspone il linguaggio fotografico all’interno dell’ambito concettuale.     
           
Da anni impegnato in un percorso che si colloca a metà strada tra fotografia documentaristica, di reportage, ritrattistica, e fotografia concettuale, con la mostra (s)COMPOSIZIONI i simboli di Roma a 360 gradi, De Benedettis presenta al pubblico una serie inedita di lavori attraverso cui conduce un’indagine attenta sugli oggetti iconici, e simbolici, legati alla Città Eterna: la foglia di platano, il tubo, la ciriola, l’ago di pino, il sampietrino, il nasone, la croce rappresentano gli archetipi simbolici scelti dall’artista per essere scomposti e riproposti a grandezza naturale attraverso una sequenza fotografica che ne ritrae le sei facce.  

Quella di De Benedettis è un’operazione analitica che parte dalla scomposizione per arrivare alla sequenza, costruendo un racconto per immagini che si nutre della suggestione legata all’oggetto, quello scelto dall’artista, e rivivificato attraverso l’attenzione spasmodica a carpirne gli elementi costitutivi, sin nel più piccolo dettaglio.             
Come afferma Barbara Martusciello nel testo critico di accompagnamento alla mostra: “tale investigazione, dal carattere quasi archivistico, può apparire una branca anatomopatologica ma non scoprirà nulla di corrotto, nulla che non va; al contrario: testimonierà che è tutto lì, al suo posto, e che, semplicemente, nell’uno c’è già sottinteso il tutto; ci indica, anche, metaforicamente la possibilità di scoprire l’Universale nel particolare. Questa operazione è importante soprattutto per questo respiro sia concettualistico sia lirico, persino trascendentale”

(s)COMPOSIZIONI suggerisce al pubblico una nuova evoluzione nel percorso artistico di Fabio De Benedettis, il quale dedicandosi alla messa in luce del sostrato concettuale e profondo degli oggetti indagati in questa serie dedicata a Roma, omaggia la Città Eterna e con essa l’universalismo ancora oggi valido, e da riscoprire, nell’attualità che ci circonda.

23 February 2021
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