Chiara Bettazzi | Rəcap

z2o Sara Zanin is pleased to present, on Tuesday, April 23rd, RƏCAP, a solo exhibition by Chiara Bettazzi (Prato, 1977) within the spaces of z2o Project at Via Baccio Pontelli 16.
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The exhibition aims to provide a summary of the artist’s artistic journey, presenting a selection of cycles of photographic works produced between 2019 and 2023. Contrary to being a mere reflection of what has been, Rəcap aims to capture the present moment through a reworking of the past, faithfully reflecting the artist’s contemporary approach to the photographic medium. Rather than being a recollection of the past, this exhibition is configured as an istant of memory, a testimony of an installative moment.
 
Rəcap stands out for the variety of photographic formats proposed, giving life to new collages, diptychs, and triptychs never experimented before, evoking the ancient tradition of altarpieces, increasingly approaching the genre of still life. The photographs are reinvented and combined in new ways, recalling the artist’s approach, which, in her working practice, is dedicated to the recovery and reinterpretation of objects and installations.
 
To complete the exhibition, we find discreet sculptural clusters composed of table bases, chairs, cement columns, charred objects, glass, and ceramics that inhabit the space alongside the photographs, echoing each other. In this way, still lives, plastic compositions, objects in poses, and missed self-portraits are all involved in accounting for the object, which is and continues to be the protagonist of her images and her artistic practice. These are objects sought in the territory but also elements belonging to her archive, reused in always different and personal ways in her installations.
 
The reuse of objects leads to their fragmentation, allowing the artist infinite combinatory possibilities that give rise to overlapping narratives that intertwine to generate new compositions and give rise to new stories. Chiara Bettazzi’s conceptual and artistic research
thus moves from the ruins of the past, namely from the memory of the objects that preceded it, into a metamorphic process of incessant and re-actualizing regeneration, which opens up to new insights and possibilities of meaning.
 
Each object presents itself as a form in becoming shaped both by the artist’s gaze and by the surrounding space. Chiara Bettazzi contemplates not only the physical substance of objects but even more so their formal essence, leading them to surpass their linear time to immerse themselves in a timeless dimension. Things, in this way, are not prisoners of their past stories but stand up as archetypes, living symbols that reincarnate in new epiphany.
 
In this perspective, media transform into elastic and permeable boundaries, where their peculiarities freely blend to delve into the sphere of meaning of other media. Thus, as installation becomes photography, photography becomes sculpture, in a continuous and reciprocal exchange in which each work, like the artist's objects, becomes both self-standing and dependent at the same time.
 
BIO

Chiara Bettazzi was born in Prato in 1977.
Artist and founder of the ex-industrial space of Via Genova, she dedicates herself to her artistic research that investigates a double dimension, on the one hand space and places and on the other a poetic of everyday objects that develops between accumulation and waste. For ten years, she has been carrying out the project Tuscan Art Industry, an observatory on the landscape and the recovery of industrial archaeology in the territory of Prato.

Her works are present in public and private collections, including: The National Gallery of Modern and Contemporary Art in Rome, Casa Masaccio Center for Contemporary Art, The Farnesina Collection, The Museum of Santa Maria della Scala, Ama Castle and Villa Rospigliosi.

At this time he is working on a series of exhibitions that are scheduled in spring 2024:
- May 12th: Ri/nascimento, group show curated by Marina Dacci at Galleria Vannucci (PT);

- June 27th: Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, group show curated by Elena Magini and Stefano Collicelli Cagol at the Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO).

 
INFO:
Chiara Bettazzi | RƏCAP
Opening Tuesday April 23rd | h. 6 – 9 pm
23 April > 31 May 2024
z2o Project – Via Baccio Pontelli 16, 00153 Rome
Opening hours: only by appointment
Info: T. +39 06 80073146 | info@z2ogalleria.it
Press office: Sara Zolla | press@sarazolla.com | T. + 39 346 8457982
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z2o Sara Zanin è lieta di presentare, martedì 23 aprile, Rəcap, mostra personale di Chiara Bettazzi (Prato, 1977) all’interno degli spazi di z2o Project in Via Baccio Pontelli 16.
 
La mostra si pone l’obiettivo di presentare un riepilogo del percorso artistico dell’artista, presentando una selezione di cicli di opere fotografiche prodotte tra il 2019 e il 2023. Contrariamente a essere un mero riflesso di ciò che è stato, Rəcap si propone di catturare l’attualità, attraverso una rielaborazione dal passato, rispecchiando fedelmente l’approccio contemporaneo dell’artista al medium fotografico. Piuttosto che una rievocazione del passato, questa mostra si configura come un istante di memoria, una testimonianza di un momento installativo.
 
Rəcap si distingue per la varietà di formati fotografici proposti, dando vita a nuovi collage, dittici e trittici mai sperimentati prima, che evocano l’antica tradizione delle pale d’altare, avvicinandosi sempre di più al genere della natura morta. Le fotografie vengono reinventate e combinante in modi inediti, richiamando l’approccio dell’artista che, nella sua prassi lavorativa, si dedica al recupero e alla reinterpretazione di oggetti e installazioni.
 
A completare la mostra troviamo dei discreti agglomerati scultorei composti da basi di tavolo, sedie, colonnine di cemento, oggetti carbonizzati, vetri e ceramiche che abitano lo spazio al pari delle fotografie, le une facendo eco alle altre. In questo modo nature morte, composizioni plastiche, oggetti in posa e autoritratti mancati sono tutti coinvolti nel rendere conto dell’oggetto, che è e continua a essere protagonista delle sue immagini e della sua pratica artistica. Si tratta di oggetti ricercati sul territorio ma anche di elementi che appartengono al suo archivio, riutilizzati in modo sempre diverso e personale nelle sue installazioni.
 
Il riuso degli oggetti conduce ad una loro frammentazione, che permette all’artista infinite possibilità combinatorie che danno luogo a racconti sovrapposti che intrecciandosi generano composizioni inedite e danno origine a nuove storie. La ricerca concettuale e artistica di Chiara Bettazzi si muove così dalle macerie del passato, ovvero dalla memoria degli oggetti che lo hanno preceduto, in un processo metamorfico di rigenerazione incessante e riattualizzante, che apre a nuove intuizioni e possibilità di senso.
 
Ogni oggetto si presenta come una forma in divenire modellata sia dallo sguardo dell’artista sia dallo spazio circostante. Chiara Bettazzi, infatti, contempla non solo la sostanza fisica degli oggetti ma ancor di più la loro essenza formale, portandoli ad oltrepassare il loro tempo lineare per immergersi in una dimensione atemporale. Le cose, in questo modo, non sono prigioniere delle loro storie pregresse ma si ergono come archetipi, simboli viventi che si reincarnano in nuova Epifania.
 
In questa prospettiva, i medium si trasformano in confini elastici e permeabili, dove le loro peculiarità si mescolano liberamente per addentrarsi nella sfera di significato di altri medium. Così, come l’istallazione si fa fotografia, la fotografia si fa scultura, in uno scambio continuo e reciproco in cui ogni lavoro, al pari degli oggetti dell’artista, diventa a sé stante e dipendente allo stesso tempo.
 
BIO

Chiara Bettazzi nasce a Prato nel 1977.

Artista e fondatrice dello spazio ex- industriale di Via Genova, si dedica alla sua ricerca artistica che indaga una duplice dimensione, da un lato lo spazio e i luoghi e dall’altra una poetica dell’oggetto quotidiano che si sviluppa tra accumulo e scarto. Da dieci anni, porta avanti il progetto Tuscan Art Industry, un osservatorio sul paesaggio e sul recupero di archeologie industriali del territorio di Prato.

 Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui: La galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, Casa Masaccio Centro per L’arte contemporanea, La Collezione Farnesina, Il Museo di Santa Maria della Scala, Castello di Ama e Villa Rospigliosi.

In questo momento sta lavorando a una serie di mostre che sono previste nella primavera 2024:

- 12 maggio: Ri/nascimentocollettivaa cura di Marina Dacci presso Galleria Vannucci (PT);

- 27 giugno: Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, collettiva a cura di Elena Magini e Stefano Collicelli Cagol presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO).

 

INFO:
Chiara Bettazzi | RƏCAP
Opening martedì 23 aprile | h. 18 – 21

23 aprile > 31 maggio 2024
z2o Project – Via Baccio Pontelli 16, 00153 Roma
Orari di apertura: solo su appuntamento
Info: T. +39 06 80073146 |  info@z2ogalleria.it
Press office: Sara Zolla | press@sarazolla.com | T. + 39 346 8457982