Hikita, Marshall, Poli Maramotti, Schönrock | Outside the line

Outside the line
Tomoe Hikita
, Alexi Marshall, Nazzarena Poli Maramotti, Anna Maria Schönrock
26 February > 22 April 2022

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z2o Sara Zanin is pleased to present the exhibition Outside the line, opening on Saturday, February 26, with works by Tomoe Hikita, Alexi Marshall, Nazzarena Poli Maramotti, Anna Maria Schönrock.

The group show offers a selection of recent works by four artists representing a generation born between the late 1980s and early 1990s. Far from wanting to be a survey on the state of figurative painting, the exhibition brings together four different ways of understanding the medium, united by a visionary aspect that goes beyond the limits of the external referent to transpose it on an intimate and symbolic level (Marshall), hybrid and halfway between figuration-abstraction (Hikita, Schönrock), expressive, borrowing suggestions from the landscape, as well as from portraiture and archive materials (Poli Maramotti).

Hikita, Marshall, Poli Maramotti and Schönrock are linked to a peculiar use of colour and to a very personal way of understanding the background and foreground. Their research summarizes a punctual attention to the restitution of a feeling of painting nourished by a variety of lines, rhythms and shades.

Driven by the need to recreate imaginative mythologies and new representations, Alexi Marshall (Great Britain, 1995) conducts a research that moves through multiple traditions, mixing symbolic elements, personal narratives and perturbing female figures, both human and animal. Using different techniques and media – engraving on linoleum, mosaic and embroidery - Marshall makes folklore, animism and paganism the main elements devoted to subverting common sense through the activation of unconscious contents that emerge predominantly within large choral narratives.

For Nazzarena Poli Maramotti (Italy, 1987), painting is generated by an expressive approach that becomes language, borrowing its ideas from the landscape, as well as from portraiture and archival materials. To build new stories and narratives is a fascination that arises from an accurate recognition of painting techniques, declined through a reflection that makes the canvas the main vehicle of the artist's gaze, placing it in a space in-between abstraction and figuration. Searching to overpass the limits by leading painting to return to itself without ever hiding from the viewer, Poli Maramotti's attention is inherent in the dynamic relationships that exist between figure and background, between colour and brushstrokes.

The research of Anna Maria Schönrock (Germany, 1989) moves through two opposites, abstract and figurative, which the artist chooses to combine from time to time, triggering a blurred boundary between them, a subliminal tension that leads to the creation of new stories. If figuration appears in its link with plants, landscape and anthropomorphic elements, abstraction reverses the hierarchical relationships between surface and figure by activating visual short circuits capable of interrupting the line of demarcation between space and representation. Equating her research with the unpredictable nature of the expeditions of great explorers, Schönrock says: "Explorers have been a source of inspiration to me. I think of men like Ernest Shackleton, who not only made an incredible journey, but did not give up when he knew he was doomed to failure... As a painter, I find myself attracted by the unexpected that run explorers of all kinds. It encourages me to take risks."

In the work of Tomoe Hikita (Japan, 1985) it is the lightness of the colours to recreate, by contrast, an impression of robustness of the image that dominates unchallenged. Wood and wrapping paper become the imprinting base that allows the colour to acquire an expressiveness that blends with the lines of the painting. Depth and lightness thus assume the role of two fundamental constants to the organic development of the painting, born from the combination of soft and hard materials, and activated by the spatial impressions that surround it.

 

 

INFO:
Outside the line
Tomoe Hikita, Alexi Marshall, Nazzarena Poli Maramotti, Anna Maria Schönrock
26 February > 23 April 2022
z2o Sara Zanin – Via della Vetrina 21, 00186, Rome
Gallery opening hours: Mon-Sat 1-7 pm
Info: T. +39 06 70452261 |  info@z2ogalleria.it
Press office: Sara Zolla | press@sarazolla.com | T. + 39 346 8457982
We kindly remind that wearing a face mask and showing the Super Green Pass will be mandatory.

 
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Outside the line
Tomoe Hikita
, Alexi Marshall, Nazzarena Poli Maramotti, Anna Maria Schönrock
26 febbraio > 23 aprile 2022

z2o Sara Zanin è lieta di annunciare, sabato 26 febbraio, l’opening della mostra Outside the line, con opere di Tomoe Hikita, Alexi Marshall, Nazzarena Poli Maramotti, Anna Maria Schönrock.

La collettiva propone una selezione di lavori recenti di quattro artiste rappresentanti di una generazione nata tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Lungi dal voler essere una ricognizione sullo stato della pittura figurativa, la mostra mette insieme lavori afferenti a quattro diverse modalità di intendere il medium, accomunate da un aspetto visionario che valica i limiti del referente esterno per trasporli su un piano di volta in volta intimo e simbolico (Marshall), ibrido e a metà strada tra figurazione-astrazione (Hikita, Schönrock), espressivo, prendendo in prestito spunti dal paesaggio, oltre che dal ritratto e da materiali di archivio (Poli Maramotti).
Hikita, Marshall, Poli Maramotti e Schönrock sono legate a uso peculiare del colore e a un modo personalissimo di intendere piano di fondo e primo piano. Nelle loro ricerche si condensa un’attenzione puntuale alla restituzione di un sentimento della pittura che si nutre di linee, ritmiche e tonalità di volta in volta mutevoli.

Spinta dal bisogno di ricrearemitologieimmaginifiche e nuove rappresentazioni, Alexi Marshall (Gran Bretagna, 1995) conduce una ricerca che si muove attraverso tradizioni molteplici ibridando elementi simbolici, narrazioni personali e figure femminili perturbanti, in parte umane e in parte animali. Servendosi di tecniche e media disparati - incisione su linoleum, mosaico e ricamo - Marshall fa del folklore, dell’animismo e del paganesimo gli elementi portanti destinati a sovvertire il senso comune attraverso l’attivazione di contenuti inconsci che emergono preponderanti all’interno di grandi narrazioni corali.

Per Nazzarena Poli Maramotti (Italia, 1987) la pittura viene generata da un approccio espressivo che si fa linguaggio, prendendo in prestito i propri spunti dal paesaggio, oltre che dal ritratto e da materiali d’archivio. A costruire storie e narrazioni sempre nuove è una fascinazione che nasce dalla ricognizione accurata sulle tecniche pittoriche, metabolizzate e declinate attraverso una riflessione che fa della tela il principale veicolo dello sguardo dell’artista, situandolo in un terreno di confine tra astrazione e figurazione. Nella ricerca del superamento che conduce la pittura a ritornare su sé stessa senza mai celarsi agli occhi dello spettatore è insita l’attenzione di Poli Maramotti per i rapporti dinamici che intercorrono tra piano di fondo e superficie, tra figura e sfondo, tra colore e pennellata.

La ricerca di Anna Maria Schönrock (Germania, 1989) si muove attraverso due poli, astratto e figurativo, che l’artista sceglie di rimescolare di volta in volta, innescando tra di loro un confine labile, una tensione subliminale che sfocia nella creazione di nuove storie. Se la figurazione compare nel suo legame con elementi vegetali, paesaggistici e antropomorfi, l’astrazione inverte i rapporti gerarchici tra piano e figura attivando cortocircuiti visivi in grado di interrompere la linea di demarcazione tra spazio e rappresentazione. Equiparando la propria ricerca alla natura imprevedibile delle spedizioni dei grandi esploratori, Schönrock afferma: “gli esploratori sono stati una fonte di ispirazione per me. Penso a uomini come Ernest Shackleton, che non solo ha fatto un viaggio incredibile, ma non ha desistito quando ha saputo che era destinato al fallimento…Come pittrice, mi ritrovo attratta dagli imprevisti che corrono esploratori di tutti i tipi. Mi incoraggia a rischiare”.

Nel lavoro di Tomoe Hikita (Giappone, 1985)è la leggerezza dei colori impiegati a ricreare, per contrasto, un’impressione di robustezza dell’immagine che domina incontrastata. Legno e carta da imballaggio divengono la base di imprimitura che consente al colore di acquisire un’espressività che si fonde con le linee del dipinto. Profondità e leggerezza assumono così il ruolo di due costanti fondamentali allo sviluppo organico del quadro, nato dalla combinazione di materiali morbidi e duri, e attivato dalle impressioni spaziali che lo circondano.

 

INFO:
Outside the line
Tomoe Hikita, Alexi Marshall, Nazzarena Poli Maramotti, Anna Maria Schönrock
Opening sabato 26 febbraio 2022| 11-19
26 febbraio > 22 aprile 2022
z2o Sara Zanin – Via della Vetrina 21, 00186, Roma
Orari di apertura galleria: Lun-Sab 13-19
Info: T. +39 06 70452261 |  info@z2ogalleria.it
Press office: Sara Zolla | press@sarazolla.com | T. + 39 346 8457982
Si ricorda che durante l'opening sarà obbligatorio indossare la mascherina e mostrare il Super Green Pass.